Moda by Eugen Fink

autore:Eugen Fink [Fink, Eugen]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858445013
editore: © 2024 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino

Ciò che Ortega sostiene dell’ambiguità della relazione erotica è valido in larga parte anche per l’abito erotico, soprattutto femminile. Deve esercitare attrazione, non un gretto e rozzo sex appeal, ma un richiamo implicito e sottinteso intriso di sublimazione. Tutti coloro che creano e danno nuove forme alla moda devono avere buona conoscenza dei contenuti psicoanalitici che sono sottesi alla creazione di un abito femminile, se non per istinto per mezzo di appositi studi, per poter poi trasfondere queste conoscenze nei loro progetti, nascondendo con dei tocchi e mostrando con voluta moderazione. L’anatomia rappresenta certamente un limite di cui tener conto nel gioco stilistico di nuove creazioni. La lunghezza di una gonna non può essere maggiore della lunghezza delle gambe, le accentuazioni del seno possono essere enfatizzate o attenuate, ma i luoghi di questa attrattiva non possono essere spinti al punto di produrre anomalie antiestetiche. Piccole «anomalie», leggeri spostamenti nel modo in cui l’abito esprime reali relazioni anatomiche ci turbano, e sono audaci o divertenti. Nella moda, un ampio campo di esperimenti è «elettrificato» e tenuto in tensione dalla simultaneità di accentuazione e occultamento.

Qualche anno fa fu in voga in tutto il mondo una moda dalla breve durata: l’abito a sacco. Ai miei occhi di profano non è né un abito da indossare, né un abito che si possa considerare bello ed elegante, che possa interessare donne reali o addirittura la stessa industria della moda. Ma ha un vantaggio indiscutibile: contiene in sé «tutti» i modelli o, piú precisamente, tutte le possibilità per dei modelli. Le créations piú belle e stravaganti sono implicitamente presenti in questo tipo di abito, come le «vincite» nella lotteria. Come per Babbo Natale, che estrae i doni da un sacco, cosí tutto quel che si può ottenere da questo abito sono sorprese e desideri esauditi. L’abito a sacco è il prototipo di tutte le ispirazioni creative della moda. La modella che lo indossa si muove, passeggia, cammina con disinvoltura o con alterigia nell’abito a sacco davanti all’occhio attento e curioso dello stilista, che ha bisogno di idee, ispirazioni e, in un certo senso, di epifanie: il corpo della giovane donna si muove e, a ogni passo, ogni volta che si gira, l’abito cade di volta in volta in modo da far risaltare una certa parte del corpo, la enfatizza e lascia che il resto rimanga celato. Il rapido gioco di questo abito ispirato dal movimento potrebbe far «piovere» idee geniali se l’osservatore cogliesse e registrasse, alla velocità della luce, gli infinitesimali effetti prodotti. Potrebbe non essere una cattiva idea quella di registrare la modella «al rallentatore» durante la sfilata in cui si muove nell’abito a sacco, fermare il film al momento giusto e fissare l’impressione per valutarla in termini di moda.

Nel fashion design, lo scopo di tutta l’attività creativa è realizzare un abito che conferisca alle donne terrene l’attrattiva e il fascino che la dea ancora nuda raggiunge con una mano che copre e mostra allo stesso tempo, e una ciocca di capelli che, con il suo giro, copre qualcosa e, al contempo, lo mostra prendendo la forma di ciò che cela.

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